La
rimozione di un impianto dentale è un intervento raro vista l’alta percentuale di successi nell’ambito della moderna
implantologia. Tuttavia, quando si verifica un fallimento implantare, potrebbe essere necessario rimuovere l’impianto.
Rimozione di un impianto dentale: quando è necessario
La
rimozione di un impianto dentale, per la rarità con cui viene eseguita, risulta molto più complessa rispetto a un intervento di implantologia.
Un impianto dentale si rimuove se non ci sono alternative possibili, le principali condizioni si verificano:
Rimozione dell’impianto per un fallimento implantare
Il
fallimento implantare può essere immediato, ossia verificarsi poco tempo dopo l’intervento di implantologia, a causa di problemi di osteointegrazione, oppure tardivo, si verifica a distanza di mesi o anni ed è principalmente dovuto a una trascurata cura dell’impianto dentale da parte del paziente.
In entrambi i casi si verifica una
perdita della stabilità, totale o parziale, che rende più o meno difficoltosa la rimozione dell’impianto dentale.
Se la perdita della stabilità è totale, l’impianto dentale manifesta una forte mobilità, per rimuoverlo basterà utilizzare un cacciavite implantare, agganciare l’impianto, eseguire una rotazione ed estrarlo dall’osso.
Se la perdita di stabilità è parziale, significa che parte dell’impianto è ancora inserita nell’osso, in questo caso la rimozione dell’impianto dentale risulta molto più complessa. La tecnica è sempre quella della rotazione antioraria, ma l’odontoiatra deve preservare l’integrità dell’osso e agire con la massima cautela per evitare traumi o danni ai tessuti.
Rimozione dell’impianto a seguito di una frattura
La frattura dell’impianto può verificarsi per un’errata
pianificazione dell’intervento di implantologia o per cause traumatiche.
Una delle principali cause per cui l’impianto si rompe è lo svitamento della vite, con conseguente frattura. Quando l’impianto presenta una frattura, che sia della vite, dell’abutment o della corona protesica, le tecniche di rimozione possono essere differenti.
Rimozione dell’impianto con ultrasuoni
In alcuni centri odontoiatrici vengono utilizzate delle punte a ultrasuoni per rimuovere correttamente e senza traumi per il paziente, il frammento di impianto.
Kit di rimozione di un impianto dentale
In altri casi la procedura indicata è l’utilizzo di uno specifico
kit di rimozione fornito dalle stesse case produttrici degli impianti dentali.
Ad ogni impianto dentale certificato corrisponde uno specifico kit di rimozione da utilizzare nella remota ipotesi in cui l’impianto debba essere rimosso. Non tutti i centri odontoiatrici si avvalgono di impianti dentali ad alto standard qualitativo, gli unici a garantire al paziente livelli di sicurezza e affidabilità molto alti, anche nell’eventualità di una rimozione dell’impianto dentale.
La scelta di un centro odontoiatrico per l’implantologia non dovrebbe mai essere una scelta di pancia, è importante pensare a tutto ciò che implica, soprattutto in termini di garanzia a distanza di tempo dall’intervento.