Trovare una soluzione alla perdita dei denti è stata una delle questioni con cui l’uomo è stato costretto a misurarsi fin dall’antichità; l’implantologia a carico differito e a carico immediato sono di fatto il frutto della continua evoluzione dell’odontoiatria.
Carico differito e carico immediato: addio al dolore
Ci permettiamo di affermare che con l’implantologia finisce l’era del binomio dentista/dolore.
L’odontoiatria infatti ha compiuto nel giro di un decennio enormi passi verso il paziente, in termini di attenzione e cura.
Come nasce l’implantologia a carico differito
Tutto ha inizio nella metà del secolo scorso proprio nel nostro Paese, è il 1964 e l’odontoiatra Stefano Tramonte sperimentò l’utilizzo del titanio nella produzione degli impianti dentali.
Il titanio ha la caratteristica di essere un materiale perfettamente biocompatibile con l’organismo umano. Realizzare impianti dentali in titanio significava dunque evitare che il corpo umano rifutasse materiali estranei ad esso e quindi dare origine a un rigetto dell’impianto.
Sulla stessa teoria proseguono gli studi del professor Branemark e della sua equipe in Svezia, viene infatti approfondita la biocompatibilità del titanio con l’osso mascellare, fino alla consapevolezza del processo di osteointegrazione.
Per osteointegrazione si intende la capacità dell’osso mascellare di integrarsi perfettamente con l’impianto dentale in titanio. Osso e vite in titanio si integrano diventando un unico insieme.
L’osteointegrazione è alla base dell’implantologia a carico differito.
La caratteristica dell’implantologia a carico differito consiste nel completare l’intervento in due fasi distinte:
- Prima fase inserimento degli impianti
- Seconda fase (dopo 3 o 6 mesi) avvitamento della corona all’impianto
Al termine delle due fasi il paziente poteva avere finalmente una dentatura fissa.
Un grande passo in avanti per l’odontoiatria, finalmente c’era un’alternativa alle protesi mobili. Si poteva però ancora migliorare.
L’implantologia a carico immediato
Un ulteriore progresso arrivò da vari studi pubblicati intorno al 1990, l’obiettivo dell’odontoiatria era ridurre ulteriormente i tempi d’attesa per l’inserimento della protesi.
Grazie alla ricerca scientifica si arrivò a supporre e poi sperimentare la possibilità di inserire immediatamente tutti i componenti dell’impianto dentale senza attendere i 3/6 mesi necessari all’osteointegrazione, chiaramente lì dove ci fosse una buona stabilità primaria (intesa come possibilità di fissare adeguatamente gli impianti all’osso).
Finalmente possiamo parlare di implantologia a carico immediato.
Le differenze
Il carico differito offre comunque l’opportunità di avere denti fissi, ma rispetto al carico immediato c’è da considerare le seguenti condizioni:
- prolungarsi del disagio di 3 o 6 mesi prima di avere nuovi denti fissi
- doppio intervento e quindi maggiore stress per il paziente
- numero di visite maggiori e dunque maggiore impegno
Il carico immediato invece, grazie alla costante ricerca sui materiali e il perfezionamento degli impianti, permette di avere denti fissi in una sola seduta.
Ai temi estremamente ridotti rispetto al passato, si aggiunge anche l’assenza di dolore, grazie anche alle sofisticate strumentazioni tecnologiche.
L’odontoiatria continua ancora oggi a perfezionare le sue tecniche, denti fissi in 24 ore e senza dolore non è uno slogan ma finalmente una realtà.