L’apnea notturna è un’esperienza molto comune, chi ne soffre può registrare, nell’arco di una notte, diversi episodi di apnea nel sonno con delle conseguenze che hanno un impatto sulla salute e la qualità della vita.
L’odontoiatria può aiutare a risolvere i problemi di apnea notturna?
Come accennavamo, le conseguenze dell’apnea notturna possono incidere su diversi aspetti della salute dell’organismo e anche sulla qualità della vita.
Quando il sonno è disturbato dall’apnea notturna, una delle principali conseguenze è avvertire un’eccessiva sonnolenza durante il giorno, perché la qualità del sonno è certamente inferiore e non si riesce a riposare bene.
A questo si aggiungono anche delle complicazioni fisiche che possono tradursi in:
- problemi al cuore;
- dolori articolari;
- stanchezza acuta.
L’odontoiatria può fornire un valido aiuto alla riduzione degli episodi di apnea notturna grazie a degli specifici dispositivi.
La causa principale dell‘apnea ostruttiva del sonno è il collasso della faringe e la conseguente ostruzione delle prime vie aree. I dispositivi odontoiatrici servono a stabilizzare le prime vie aree ed evitare appunto il collasso della faringe.
Come funzionano i dispositivi odontoiatrici per l’apnea notturna
La cura dell’apnea nel sonno con i dispositivi odontoiatrici prevede l’inserimento del dispositivo all’interno della bocca. La sua funzione è quella di ripristinare la corretta posizione di mandibola, lingua e mantenere il giusto diametro delle prime vie aeree.
Dispositivi odontoiatrici per l’avanzamento mandibolare (MAD)
Si tratta di dispositivi che portano la mandibola verso il basso grazie alla forza di trazione che si determina con l’ancoraggio del dispositivo ai denti.
Dispositivi odontoiatrici di ritenzione della lingua (TRD)
Si tratta di dispositivi che agiscono sulla lingua e ne garantiscono la protusione durante le ore notturne aumentando il diametro delle prime vie aree. Trattandosi di un bulbo elastico che ha un effetto ventosa, questo dispositivo non è ben tollerato dai pazienti.
Nuovi dispositivi
Trattare l’apnea notturna con dei dispositivi da tenere in bocca durante il sonno, può risultare molto fastidioso. Per questo motivo si è cercato di migliorare i dispositivi rendendoli più flessibili e in grado di garantire la mobilità della mandibola.
I nuovi materiali utilizzati in odontoiatria permettono inoltre di ridurre lo spessore dei dispositivi per una minore invasività.
Ci sono controindicazioni?
Non tutti coloro che soffrono di apnea notturna possono accedere alle cure con i dispositivi odontoiatrici. Chi soffre di alcune specifiche patologie come:
- denti che si muovono;
- malocclusione;
- parodontite;
- carie;
in questi casi l’ancoraggio del dispositivo ai denti potrebbe portare a un peggioramento delle condizioni cliniche del paziente. Prima di procedere con un trattamento odontoiatrico per la riduzione dell’apnea notturna è importante che le condizioni di salute del cavo orale siano ottimali. Per cui prima di intervenire è importante risolvere delle patologie esistenti per una maggiore garanzia e sicurezza.