I termini mandibola e mascella vengono spesso utilizzati come sinonimi per indicare le strutture ossee della bocca.
Mandibola e mascella: le differenze
La confusione tra mandibola e mascella è probabilmente dovuta al fatto che la mandibola viene spesso denominata mascella inferiore, distinta dalla mascella superiore, entrambe ossa mascellari.
Ogni osso mascellare include 16 denti (complessivamente ogni individuo ha 32 denti), per cui mandibola e mascella, insieme ai denti in esse inclusi, compongono le due arcate dentali.
Mandibola e mascella però non sono sinonimi, anzi rappresentano funzioni e caratteristiche differenti, vediamo quali.
La mandibola
La mandibola è l’osso inferiore della bocca, in essa sono inclusi i denti inferiori. Grazie all’articolazione temporomandibolare a cui è collegata, è l’unico osso mobile della faccia, ci permette di aprire e chiudere la bocca e dunque di masticare e parlare.
Com’è fatta la mandibola
La mandibola è composta da una base, detta anche corpo, ossia la parte d’osso posizionata in orizzontale e due porzioni in verticale, ai lati della base, detti rami.
La mandibola segue la crescita scheletrica dell’individuo e, dunque, dalla nascita all’età adulta le dimensioni della mandibola variano al variare della crescita.
La mascella
La mascella è l’osso in cui sono inclusi i denti superiori, al contrario della mandibola è un osso fisso e traccia i confini delle cavità nasali, delle orbite e della cavità orale.
La correlazione tra denti e ossa mascellari
Mandibola e mascella, facendo parte delle arcate dentali, sono strettamente correlate con l’odontoiatria: un problema alle ossa mascellari è spesso accompagnato da un problema ai denti. La malocclusione e il riassorbimento osseo sono due patologie che coinvolgono sia i denti sia le ossa.
Malocclusione
Il mancato allineamento di mandibola e mascella, ad esempio, è all’origine della patologia denominata malocclusione. Per una corretta funzionalità nella masticazione e per l’equilibrio dell’intero corpo è infatti fondamentale che le due arcate siano allineate a tra loro.
La malocclusione infatti, oltre a determinare dei problemi nella masticazione, comporta delle patologie collaterali quali: errata postura, cefalea, mal di schiena.
Riassorbimento osseo
In assenza di uno o più denti si verifica per entrambe le ossa mascellari il fenomeno del riassorbimento osseo.
Mandibola e mascella, in assenza di elementi dentali, iniziano ad assottigliarsi facendo venire meno il giusto sostegno alla bocca. L’assottigliamento delle ossa mascellari incide sulla fisionomia del volto, la distanza tra naso e mento si accorcia e il viso sembra invecchiato di colpo.
La migliore soluzione per contrastare il riassorbimento osseo è ripristinare i denti mancanti attraverso un intervento di implantologia. Procrastinare i tempi di intervento può portare a una perdita di spessore osseo che renderà l’inserimento degli impianti sempre più complesso.
Ci sono casi in cui l’atrofia ossea della mascella non permette un classico intervento di implantologia a carico immediato. In queste condizioni una valida alternativa è l’implantologia zigomatica, ossia la possibilità di inserire gli impianti dentali nell’osso zigomatico.
Le viti vengono ancorate non sulla mascella, ma direttamente sullo zigomo, si procede poi con l’avvitamento delle protesi, così come un normale intervento di implantologia a carico immediato.