La masticazione ritenuta dai più un movimento banalissimo è, invece, un processo altamente complesso che coinvolge specifici muscoli. Quando la mandibola schiocca c’è qualcosa che non va.
Masticazione, un processo armonioso e delicato
Il dottore Schöttl, specializzato in chirurgia dentale, definisce questo movimento delicatissimo da cui dipende la corretta posizione della mandibola come un gioco alternato tra muscoli masticatori e cervicali e recettori ultrasensibili. Il compito è garantire il giusto posizionamento della mandibola e permettere la precisa occlusione di 16 coppie di denti.
Come un maestro d’orchestra che preserva l’armonia del suono e fa sì che gli strumenti musicali vadano nella stessa direzione, anche nel caso dell’occlusione serve l’armonia. E la crescita scorretta della mascella, gli eventuali infortuni o i problemi alle articolazioni possono danneggiare l’occlusione. L’adattamento da parte della mascella, quando vi sono condizioni d’occlusione scorretta, comporta, inoltre, problemi di sfregamento o serramento dei denti (parafunzionalità). Proprio da qui, secondo gli esperti, deriverebbero disordini cranio-mandibolari (DCM). Sono esempi di disturbi del genere: la mascella che schiocca, l’apertura della mascella limitata o asimmetrica, la pressione sulla mandibola, i denti consumati.
Disordini cranio-mandibolari (DCM): indizi e sintomi
Sono indizi utili a individuare i disordini cranio-mandibolari (DCM) l’eccessiva inclinazione della testa in avanti, gli schiocchi articolari e un intenso sfregamento dei denti. Il dentista potrà avvalersi dell’aqualizer, ossia un cuscino ad acqua che il paziente applica tra i denti, meglio se durante la notte. Con questo strumento si è in grado di testare rapidamente la presenza della malocclusione e il suo grado di gravità.
I soggetti con disordini cranio-mandibolari lamentano disturbi piuttosto persistenti: hanno dolore o fastidio nella zona della mascella, della testa e della nuca, non pochi accusano vertigini, disturbi alla vista e dolori alla schiena. Tali problemi avrebbero una loro incidenza nelle fibromialgie (dolori muscolari cronici diffusi, associati a rigidità) e nella sindrome dolorosa regionale complessa. Uno studio epidemiologico dimostrerebbe che una buona porzione di pazienti affetti da fibromialgia presenta anche un disordine cranio-mandibolare. Tuttavia, ciò non è sufficiente per capire se esista un nesso di causa-effetto o se il DCM (disordine cranio-mandibolare) sia soltanto una malattia d’accompagnamento.
Possiamo, però, dire che i problemi di malocclusione sono realmente causa di dolori locali e diffusi in tutto il corpo.
Dolori diffusi in tutto il corpo: il nervo trigemino
Quando c’è uno stato di tensione o dolore provenienti dalla regione mascellare, il nervo trigemino riceve il segnale e lo trasferisce in altre zone del corpo sotto forma di mal di testa, tensione cervicale, mal di schiena fino anche alla regione lombosacrale. Nel nervo trigemino sono, infatti, connesse fibre conduttrici del dolore provenienti da regioni diverse, è il cosiddetto “dolore riflesso”.
La medicina manuale ha, inoltre, evidenziato la complicità del sistema masticatorio mandibolare su altre zone doloranti o problematiche come l’anca e la sua mobilità. Difatti, agendo sulla detonificazione della muscolatura cranio-mandibolare (con l’applicazione di dispositivi bite) la mobilità dell’anca migliora notevolmente.
Terapie
La terapia del DCM impiega soprattutto misure di detonificazione o il ricorso a dispositivi bite (un apparecchio mobile trasparente). Non si esclude il ricorso all’intervento di più medici e terapeuti appartenenti a diverse discipline.