Con il termine tumore del cavo orale vengono indicate tutte le neoplasie che interessano la bocca. In particolare il tumore può colpire: lingua, gengive, mucose, palato, labbra e parte inferiore della bocca.
In Italia si registrano circa 6.000 nuovi casi di carcinoma orale, di cui il 70%, a 5 anni dalla diagnosi, porta al decesso.
Un dato allarmante perché sono in aumento sia il numero di casi clinici di tumori alla bocca, sia il tasso di mortalità conseguente alla diagnosi. C’è poca informazione rispetto a questa tipologia di tumore, spesso i sintomi sono sottovalutati perché si confondono con altre e più lievi patologie: ascessi, afte, lesioni delle mucose. Il nostro consiglio è di non sottovalutare mai nessun sintomo relativo alla salute della bocca, nel particolare caso del tumore del cavo orale; infatti la tempestività della diagnosi è fondamentale.
Fattori di rischio del tumore del cavo orale
Come per tutti i casi che riguardano malattie tumorali, anche per il tumore del cavo orale si possono considerare dei fattori di rischio che possono aumentare la predisposizione a contrarre il carcinoma orale.
I principali fattori di rischio per il tumore della bocca sono i seguenti:
Abuso di fumo e alcool
Essere fumatori abituali o consumare quantità eccessive di alcool è un fattore preponderante rispetto alla possibilità di sviluppare un tumore alla bocca. L’analisi dei casi clinici dimostra infatti che il 90% delle persone affette da tumore del cavo orale sono anche dei fumatori incalliti. Ridurre o eliminare fumo e alcool dal proprio stile di vita può essere un buon punto di partenza per una prevenzione efficace.
Scarsa igiene orale
Il fattore dell’igiene orale è da tenere in considerazione non solo per il tumore del cavo orale. Una scarsa o non corretta igiene orale infatti può predisporre qualunque individuo a molteplici patologie del cavo orale. Il proliferare dei batteri all’interno della bocca e l’accumulo di placca e tartaro facilitano l’insorgere di infiammazioni e infezioni.
Impianti dentali non posizionati correttamente
Protesi mobili o una errata pianificazione di un impianto dentale a carico immediato possono comportare dei continui microtraumi all’interno del cavo orale, dovuti alla mancata stabilità degli impianti. I microtraumi possono procurare delle lesioni che, se trascurate, possono trasformarsi in lesioni maligne.
Dieta povera di vitamine
Le vitamine A, C e E, presenti soprattutto nelle fibre di frutta e verdura, favoriscono la rigenerazione cellulare ed eliminano i radicali liberi. Una carenza di queste vitamine, in una dieta con poche verdure, può dunque essere un fattore che aumenta la probabilità di sviluppare un tumore alla bocca.
Presenza di infezioni pregresse
La presenza di papilloma virus, HPV 16, è stata considerata direttamente correlata alla possibilità dell’insorgenza di un carcinoma orale.
I sintomi del tumore del cavo orale
La presenza all’interno del cavo orale di:
- lesioni bianche o rossastre;
- ferite delle mucose orali che si protraggono nel tempo;
- escrescenze o tumefazioni;
non devono mai essere trascurate, perché possono essere l’evidenza di lesioni pre-cancerose o cancerose. Non aspettate mai che una lesione all’interno della bocca guarisca da sola, consultate sempre il vostro odontoiatra di fiducia perché solo un occhio clinico può diagnosticare con esattezza la causa della lesione.
Consigli per la prevenzione
Smettere di fumare, migliorare il proprio stile di vita con un’alimentazione corretta e curare con costanza la propria igiene orale permettono di prevenire il tumore del cavo orale. A questo è necessario aggiungere un costante monitoraggio, sia in termini di auto osservazione (vedi figura in basso), per accertarsi di eventuali lesioni del cavo orale, sia nella pianificazione di periodiche visite di controllo dal proprio dentista.
Cura del tumore del cavo orale
Una diagnosi precoce del tumore del cavo orale può agevolare le terapie e favorire la completa guarigione. Un carcinoma orale, nel suo primo stadio, può essere infatti aggredito e curato attraverso la radio o la chemioterapia. In stadio avanzato invece necessita di un intervento chirurgico molto più invasivo e che purtroppo non sempre è sufficiente per debellare la malattia.