La carie è tra le patologie del cavo orale più diffuse al mondo, per questo motivo è molto probabile che almento uno dei denti in arcata sia stato sottoposto a ricostruzioni con compositi a seguito di una terapia canalare.
Restauro dei denti: le ricostruzioni con compositi
Conservare e preservare i denti naturali è da qualche tempo una condizione necessaria dell’odontoiatria, dopo anni di indiscriminate estrazioni dei denti, l’odontoiatria moderna è sempre più propensa a salvare i denti naturali.
A seguito di una carie profonda, oggi infatti, si procede con una devitalizzazione e ricostruisce il dente con materiali compositi. In questo modo, “riempiendo” il dente con apposite resine, viene completamente ristabilita la funzione del dente, masticatorie ed estetica. I compositi dunque prendono il posto dello smalto dentale andato perso, ma sono resistenti come lo smalto?
Resistenza delle ricostruzioni con compositi
Le sollecitazioni a cui sono sottoposti i nostri denti nell’arco di una giornata sono tantissime, si pensi alle frizioni meccaniche durante la masticazione o a quelle dovute al bruxismo notturno. Alle sollecitazioni meccaniche si aggiungono poi gli attacchi da sostanze acide, come bevande gassate, cibi acidi, capaci di aggredire lo smalto e anche le ricostruzioni con compositi.
I compositi utilizzati per la ricostruzione del dente sono soggetti, così come lo smalto, a numerose variabili che ne possono intaccare l’integrità:
- bruxismo
- traumi
- malocclusioni
- ph acido
- spazzolamento errato
Ognuna di queste variabili può incidere sulla durata nel tempo delle ricostruzioni dentali.
I danni alle ricostruzioni con compositi
Le continue sollecitazioni alle ricostruzioni dentali potrebbero portare nel tempo a:
- microfratture delle ricostruzioni con compositi;
- superficie ruvida dei compositi.
In entrambi i casi la conseguenza più grave è la possibilità per i batteri di colonizzare le fratture o la parte ruvida dei compositi e dare origine a una nuova infezione.
Una nuova carie è la prima causa di sostituzione delle ricostruzioni dentali.
Deterioramento dei compositi
La degradazione idrolitica dei compositi potrebbe essere un altro fattore di deterioramento delle ricostruzioni con compositi. Acque e bevande gassate possono ammorbidire, nel lungo periodo, i materiali delle ricostruzioni dentali.
Ci sono materiali compositi più resistenti di altri?
La ricerca odontoiatrica si sta focalizzando sulla resistenza delle ricostruzioni con compositi proprio per valutare i differenti materiali utilizzati e indirizzare così le terapie cliniche.
Sul Journal of the Mechanical Behavior of Biomedical Materials è stato di recente pubblicato uno studio in cui alcuni ricercatori hanno analizzato la composizione strutturale delle resine per capirne il grado di resistenza nel tempo.
I parametri che determinano la resistenza dei materiali compositi per le ricostruzioni dentali sono:
- diametro delle particelle;
- volume delle particelle;
- legame delle particelle tra loro.
Dalla ricerca è emerso che, ad oggi, i materiali per le ricostruzioni con compositi che garantiscono maggiore durata nel tempo sono i nanocompositi, capaci di resistere a sollecitazioni meccaniche e chimiche.
Indicazioni che, se confermate, porteranno a nuove indicazioni terapeutiche per garantire ricostruzioni dentali più efficaci e durevoli.