La misurazione del pH della saliva può essere un accorgimento particolarmente utile per monitorare e prevenire eventuali patologie del cavo orale.
Misurazione del pH: a che serve?
L’odontoiatra è la figura professionale preposta alla misurazione del pH della saliva; una precauzione che può essere utilizzata sia per il monitoraggio costante dello stato di salute della bocca, sia per confermare eventuali terapie preventive per carie o infezioni del cavo orale.
Che valore deve avere il pH della saliva?
La misurazione del pH può rilevare tre tipologie:
- acido
- neutro
- alcalino o basico
Un pH acido è inferiore a un livello di 6.5; un pH neutro si colloca nell’intervallo tra 6.5 e 7.5, un pH basico o alcalino è maggiore di 7.5.
La condizione di normalità prevede una condizione di pH neutro con un intervallo tra 6.5 e 7.5. Quindi sia un pH acido che un pH basico rappresentano una condizione da monitorare.
Misurazione del pH: conseguenze sui denti quando è acido
Ci sono degli alimenti che più di altri contribuiscono ad aumentare il livello acido del pH salivare. Un consumo eccessivo di dolci, bevande gassate, superalcolici riduce il livello del pH salivare, un pH acido favorisce il proliferare dei batteri, specialmente di quelli cariogeni, che iniziano ad attaccare lo smalto dentale.
Questa condizione si verifica quando la misurazione del pH rileva un livello pari o inferiore a 5.5. In situazioni lievi di pH acido è possibile riportalo alla normalità con l’utilizzo di prodotti al fluoro per l’igiene orale. In casi più critici, l’odontoiatra può prescrivere specifiche terapie.
Misurazione del pH: le conseguenze di un pH basico
Quando il livello del pH supera il 7.5, la saliva è ricca di calcio. Il calcio in eccesso si sedimenta sui denti e diventa base ideale per l’accumulo di tartaro. L’accumulo di strati di tartaro diventa un pericolo per le gengive, infatti è molto probabile che possa svilupparsi una gengivite o peggio ancora una parodontite. In questo caso, una delle terapie immediate è una seduta professionale di pulizia profonda.
Come mantenere un pH neutro?
In una condizione di salute ottimale la saliva ha sempre un pH neutro, quotidianamente però subisce delle variazioni temporanee, soprattutto dopo i pasti.
Quando ingeriamo del cibo infatti, a seconda delle sostanze nutritive che lo compongono, il pH salivare può scendere o salire rispetto all’intervallo del valore neutro. Dopo aver mangiato, inoltre, la salivazione tende comunque a diminuire e la saliva non riesce a contrastare l’aumento della carica batterica.
Per contrastare la variazione del livello del pH salivare e la riduzione della saliva è fondamentale lavarsi accuratamente i denti dopo ogni pasto.
Se impossibilitati a lavare i denti subito dopo i pasti, un buon sostitutivo, utile a ristabilire la neutralità del pH, è il chewing gum, ovviamente senza zucchero. Masticare una gomma aumenta l’apporto salivare e riporta alla normalità i livelli del pH. Si tratta comunque di una soluzione sporadica e non può certo sostituire i benefici dello spazzolamento dei denti.
A questo è opportuno associare uno stile di vita sano, perché, ad esempio, anche il fumo è una delle cause del drastico abbassamento del pH salivare. Non solo dunque una costante e corretta igiene orale, ma anche una sana alimentazione e visite periodiche di controllo dall’odontoiatra.