Sostituire i denti caduti con un intervento di implantologia è ormai una pratica molto comune con percentuali altissime di successo, può accadere però che in alcuni pazienti si possano verificare dei fastidi durante la cura della perimplantite.
L’infiammazione dell’impianto dentale è oggi considerata la prima causa di perdita tardiva dell’impianto.
Infezione dell’impianto: come si verifica
La perimplantite è l’infezione dell’impianto dentale. Dopo un intervento di implantologia può accadere, a distanza di mesi oppure anni, che si verifichi un’infiammazione a ridosso dell’impianto dentale.
L’infiammazione determina la perdita dell’osso in cui l’impianto è osteointegrato, causando così la perdita dell’impianto stesso.
Nella maggior parte dei casi clinici di pazienti con perimplantite, l’infiammazione dell’impianto dentale è dovuta a una scarsa cura dell’impianto:
- poche o nulle visite di controllo periodiche;
- scarsa igiene orale;
- patologie o infiammazioni a denti naturali adiacenti all’impianto.
La cura della perimplantite può essere dolorosa?
Per curare l‘infiammazione all’impianto dentale l’odontoiatra procede principalmente in due modi:
- trattamento non chirurgico;
- trattamento chirurgico.
La prima opzione è per abbattere la carica batterica, nella seconda opzione si valuta la possibilità di ripristinare il tessuto danneggiato e valutare il difetto osseo.
Fino allo scorso anno non era mai stata effettuata una ricerca sul dolore del paziente durante e dopo la cura di una perimplantite.
A fine 2019 è stato pubblicato su Acta Odontologica Scandinavica uno studio interamente dedicato al dolore a seguito delle fasi di cura della perimplantite.
Il campione di pazienti su cui è stato effettuato lo studio era pari a 30 soggetti. Ognuno di loro ha riportato l’intensità del dolore dopo il trattamento non chirurgico e chirurgico utilizzando una scala visto-analogica (VAS).
Le informazioni prese in considerazione per ogni paziente sono state:
- assunzione di analgesici;
- numero di impianti interessati;
- posizione dell’impianto colpito da infiammazione;
- gravità della perimplantite;
- fumatori abituali e non;
- genere.
Dai risultati è emerso che sia nel trattamento non chirurgico che in quello chirurgico per la cura della perimplantite il dolore è principalmente ascrivibile a:
- pulsazione della zona trattata;
- intorpidimento;
- picchi di dolore a intervalli.
I pazienti hanno riportato queste condizioni di dolore e fastidio soprattutto nei primi due giorni dopo il trattamento.
Dopo un trattamento chirurgico per la cura della perimplantite vengono assunti più analgesici rispetto a trattamenti non chirurgici.
Il miglior consiglio per evitare il dolore a causa del trattamento della perimplantite è prendersi cura dell’impianto dentale e prevenire così l’infiammazione dell’impianto.