In uno scenario non troppo lontano, l’odontoiatria potrebbe ricorrere alla realtà virtuale. Un nuovo modo per “distrarre” quei pazienti, tra cui molti bambini, che hanno paura del dentista.
Ci sono diversi stadi dell’odontofobia (la paura del dentista): si può passare da una paura lieve a stati di angoscia su cui è difficile avere un controllo. C’è da aggiungere, inoltre, che solo in alcuni casi il paziente è consapevole della propria odontofobia, mentre in altri casi la paura del dentista resta latente.
In entrambe le situazioni però la conseguenza diretta dell’ansia generata dall’idea di una visita odontoiatrica è trascurare la salute della propria bocca, con gravi ricadute sul benessere generale.
Per alleviare tutti i sintomi dell’odontofobia, come tremore, sudore, tachicardia, movimenti incontrollati di braccia e gambe, l’odontoiatria ha studiato nuove tecniche sedative tra cui quella della sedazione cosciente; a cui, in un prossimo futuro, potrebbe affiancarsi, per i casi più lievi, la realtà virtuale.
Sedazione cosciente
La sedazione cosciente nasce come alternativa all’anestetico tradizionale.
Come indica la sua stessa definizione, la sedazione cosciente mantiene il paziente in uno stato di coscienza e allo stesso tempo lo avvolge in una sensazione di completo relax: non percepirà paura, dolore, il passare del tempo. L’odontoiatra potrà effettuare l’intervento contando sulla piena collaborazione del paziente, il quale però non sentirà alcun dolore perché privo della reattività di alcune sue funzioni motorie (come quella del riflesso faringeo).
L’effetto svanisce al termine dell’intervento grazie al lavoro dell’anestesista. L’organismo riprende le sue funzioni immediatamente e non ne risulta in alcun modo leso o intossicato.
Realtà virtuale
La sedazione cosciente rimane chiaramente la tecnica narcotica privilegiata, soprattutto in casi gravi di odontofobia.
Per paure lievi o per gestire l’ansia, soprattutto dei pazienti più piccoli, un’alternativa nell’immediato futuro potrebbe essere rappresentata dalla realtà virtuale.
Da qualche tempo sono apparsi sul mercato occhiali virtuali che permettono di proiettare chi li indossa in mondi tridimensionali.
La prima applicazione di questi strumenti è stato di tipo ludico o legato alla fruizione dell’intrattenimento, soprattutto nei musei.
Questo tipo di tecnologia potrebbe presto essere applicata anche in ambito medico, nell’odontoiatria appunto, per incidere sulla parte emozionale e psicologica del paziente e alleviare gli stati d’ansia.
Diventerebbe insomma una sorta di “analgesico non farmacologico”. L’utilizzo degli occhiali virtuali durante le cure odontoiatriche potrebbe aiutare i pazienti, soprattutto i bambini, a distrarre l’attenzione e porsi in una condizione di comfort e relax.
I contenuti proiettati all’interno degli occhiali, con il loro carattere tridimensionale, possono coinvolgere direttamente il paziente creando quel meccanismo di sospensione dell’incredulità che ci permette, anche nell’esperienza cinematografica, di estraniarci dalla realtà che ci circonda.
Per i pazienti, soprattutto quelli più piccoli, l’intervento sarebbe meno stressante e certamente più piacevole.
Chiaramente, come già accennato in precedenza, si tratta di una soluzione utile a gestire paure lievi o stati ansiogeni non gravi. Per casi comprovati di odontofobia grave, la sedazione cosciente rimane tuttora l’unica soluzione praticabile.