Le recenti innovazioni nel campo della genetica molecolare offrono la possibilità di migliorare le fasi di diagnosi e di prognosi in diversi ambiti medici. Nel campo dell’odontoiatria, i nuovi test sul DNA potrebbero fornire informazioni utili soprattutto nella diagnosi della predisposizione genetica alla parodontite.
Predisposizione genetica alla parodontite: le cause
La parodontite è la patologia che interessa il parodonto, ossia l’insieme di gengiva, osso alveolare, legamento parodontale e cemento radicolare. L’infiammazione continuativa del sistema parodontale comporta il progressivo cedimento dello stesso, fino al punto irreversibile della perdita dei denti.
La probabilità di contrarre la patologia è legata a una particolare componente genetica. Si tratta di una scoperta relativamente recente fatta da alcuni genetisti americani. La ricerca infatti si concentrò su soggetti con un’ottima igiene orale, con una scarsa presenza di batteri nel cavo orale e tuttavia affetti da parodontite con conseguente riassorbimento osseo.
I ricercatori americani, da un’accurata analisi genetica, individuarono la causa in una variante del DNA che porta a una maggiore produzione di IL-1, il mediatore infiammatorio Interleuchina. Quello che accade nei soggetti che presentano questa variante del DNA è una risposta immunitaria eccessiva, con conseguente attivazione degli osteoclasti, causa di un veloce riassorbimento osseo.
Altri studi più recenti hanno inoltre evidenziato un’altra variante associata alla predisposizione genetica alla parodontite: il recettore antagonista dell’IL-1, ossia IL-1RN che si dimostra più debole nella sua funzione di inibitore del processo infiammatorio. La presenza di entrambe le varianti del DNA, ossia una sovrapproduzione di Interleuchina 1 e un indebolimento dell’interleuchina 1 RN, comporta una probabilità ancora più elevata di essere soggetti a gengiviti e parodontiti.
Ovviamente la presenza di una componente ereditaria e l’insieme di altri fattori di rischio, come fumo o scarsa igiene orale, aumentano esponenzialmente la probabilità di contrarre la parodontite.
Predisposizione genetica alla parodontite e perdita degli impianti
La predisposizione genetica alla parodontite incide anche sulla probabilità di contrarre una perimplantite. Chi risulta positivo alla variante genetica dell’IL-1 ha un rischio tre volte superiore di perdere l’impianto dentale.
Come diagnosticare la predisposizione genetica alla parodontite?
Nel campo della biotecnologia si stanno sviluppando moltissime soluzioni che, basandosi sulla genetica molecolare, possono aiutare la medicina a individuare cure sempre più personalizzate.
In campo odontoiatrico, esistono e continuano a svilupparsi dei test che permettono di individuare la predisposizione genetica alla parodontite e l’evoluzione della patologia.
Questa tipologia di esami diagnostici si basano su un test genetico che permette di individuare la variante del DNA e l’iperproduzione di IL-1 e un test microbiologico che permette di individuare i batteri parodontopatogeni.
Le tecniche di biologia molecolare sono molto più dettagliate e specifiche delle tradizionali tecniche per l’individuazione delle cariche batteriche. Grazie a questi nuovi test genetici sarà possibile per l’odontoiatra sviluppare dei trattamenti terapeutici personalizzati.