L’odontoiatria conservativa ha l’obiettivo di preservare i denti naturali il più a lungo possibile; l’incappucciamento diretto della polpa del dente nei casi di pulpite è una soluzione utile a conservare la vitalità dell’elemento dentario ed evitare l’estrazione del dente.
Come preservare il dente colpito da pulpite
La vitalità del dente può essere messa a repentaglio da una carie profonda che può a sua volta degenerare in una pulpite reversibile o irreversibile.
Purtroppo nei casi di pulpite irreversibile il trattamento odontoiatrico prevede soluzioni piuttosto drastiche:
- pulpectomia parziale;
- pulpectomia con trattamento canalare radicolare;
- estrazione del dente.
Nei casi invece di pulpite reversibile è possibile procedere con l’incappucciamento diretto della polpa del dente, una tecnica odontoiatrica che garantisce il mantenimento della vitalità del dente e dunque la sua sopravvivenza.
Incappucciamento diretto della polpa del dente: in cosa consiste il trattamento
L’incappucciamento del dente si effettua partendo proprio dalla polpa del dente. Un materiale biologicamente attivo viene messo a contatto con la ferita pulpare al fine di determinare una risposta del tessuto e creare un ponte riparativo che possa di fatto ricoprire nuovamente il dente e preservare la vitalità.
Per appurare quale possa essere il materiale migliore per l’incappucciamento diretto della polpa del dente nei casi di pulpite reversibile, alcuni ricercatori hanno condotto uno studio pubblicato sull’International Endodontic Journal.
I ricercatori hanno valutato l’esito del trattamento basato sull’incappucciamento diretto della polpa in denti permanenti con diagnosi di pulpite reversibile. Nello studio inoltre si è voluto analizzare se il successo di questo trattamento odontoiatrico potesse dipendere oppure no dal tipo di materiale utilizzato.
Il successo dell’incappucciamento diretto della polpa del dente in casi di pulpite
La percentuale di successo si è dimostrata differente in base al materiale utilizzato e al tempo di follow-up considerato.
- La percentuale di successo dell’idrossido di calcio è risultato essere del 74% a 6 mesi, del 65% a 1 anno, del 59% a 2-3 anni e del 56% a 4-5 anni;
- la percentuale di successo del MTA è risultato essere del 91%, 86%, 84% e 81% ai medesimi follow-up temporali;
- il successo della biodentina è risultato essere del 96% a 6 mesi, dell’86% a 1 anno e dell’86% a 2-3 anni.
Dai risultati è emerso che MTA ha avuto un successo migliore dell’idrossido di calcio a 1 anno e a 2 e 3 anni, mentre non si è riscontrata alcuna differenza significativa tra MTA e biodentina.
Si può concludere che MTA e biodentina, rispetto all’idrossido di calcio, garantiscono un’elevata percentuale di successo e con migliori risultati a lungo termine per i trattamenti di incappucciamento diretto della polpa del dente affetta da carie profonda.