Quando si parla della salute dei nostri bambini, vengono spesso fuori molte teorie e modi di pensare contrastanti, dovuti anche a vecchie usanze che col tempo hanno dimostrato di essere sbagliate; questo avviene anche per quanto riguarda i denti da latte. In questo articolo analizzeremo alcuni accorgimenti da avere.
La cura della salute dei più piccoli, anche quella del loro cavo orale, avviene fin dalla nascita, sebbene non siano ancora presenti i denti da latte, poiché essa parte già dall’allattamento. Fino a che età conviene allattare?
Si tende a pensare che l’allattamento con il latte materno sia sempre e comunque un bene per i bimbi ma, una ricerca dell’Università della California di San Francisco ha sollevato alcuni dubbi in proposito, arrivando alla conclusione che lo svezzamento oltre il secondo anno del bambino metterebbe a repentaglio la salute dei denti da latte (fonte: Annal of Epidemiology).
Dai risultati della ricerca effettuata sul campo è emerso che il 48% dei bambini allattati al seno anche dopo il secondo anno di vita aveva sviluppato la carie. Il risultato di questa ricerca, quindi, consiglierebbe di non allattare dopo i due anni, sebbene occorrano ulteriori studi per approfondire l’argomento. Ciò che è sicuro, invece, è che le teorie contrastanti rischiano di fuorviare le mamme, che si trovano quotidianamente in difficoltà su come prendersi cura dei denti da latte dei propri figli.
Oltre al consiglio degli studiosi dell’Università della California, è opportuno parlare di altri accorgimenti e comportamenti che, nel quotidiano, aiuterebbero a proteggere la salute dei bambini nel delicato periodo della crescita dei denti da latte, in modo da tutelare il loro sorriso fino alla comparsa di quelli permanenti.
Sebbene siano destinati a cadere, infatti, i denti da latte sono importanti nei primi anni di vita del bambino poiché hanno un ruolo fondamentale per la crescita e la costituzione di mascella e mandibola, contribuiscono alla corretta masticazione e sono rilevanti per lo sviluppo del linguaggio.
Pertanto, vista e assodata l’importanza dei denti da latte e della loro salute, si possono tracciare alcuni importanti accorgimenti per la loro cura, in modo da sfatare definitivamente molti tabù e luoghi comuni sull’argomento:
- è fondamentale lavare spesso i denti, anche tre volte al giorno e dopo i pasti, con particolare attenzione verso l’ultimo lavaggio, prima di andare a dormire. Infatti, spesso i genitori tendono a far lavare i denti ai propri figli solo la mattina o comunque una sola volta al giorno (forse perché credono che, essendo ancora piccoli, non rischino di avere i problemi che possono essere più frequenti negli adulti, come alitosi ecc…);
- l’alimentazione è alla base di una buona salute di tutto il cavo orale, bisogna, quindi, limitare il consumo di bibite gassate, cibi ricchi di zucchero e soprattutto spuntini fuori pasto;
- bisogna assolutamente evitare che il bambino si addormenti con il biberon pieno di latte in bocca, così come è una cattivissima abitudine lasciargli tenere il ciuccio che è stato immerso nel miele (sebbene sia un’abitudine oramai desueta);
- se il bambino accusa fastidi e dolori dovuti al primo dentino, sono consigliabili giochini appositamente studiati per i denti da latte che contengono sostanze refrigeranti e in grado di alleviare la sensazione di fastidio. Altri rimedi a base di sostanze dolci sono da evitare per non favorire l’insorgenza della carie;
- qualora si dovesse rompere un dente, anche se da latte, occorre rivolgersi immediatamente al proprio medico, poiché lo spazio lasciato dal dente mancante rischierebbe di essere occupato dall’inclinazione dei denti sani che, quindi, provocherebbero malocclusioni o problemi di masticazione, linguaggio, ecc..
Come abbiamo appena visto, anche se si tratta di denti da latte, è sbagliato pensare che, dato che presto cadranno, non porteranno con sé tutte le conseguenze negative di comportamenti sbagliati.