Nel post intervento implantare le infezioni sono una complicanza abbastanza rara, ma sono comunque considerate dall’odontoiatria come un fattore di rischio che aumenta le probabilità di fallimento implantare.
Le infezioni nel post intervento implantare
La possibilità di contrarre un’infezione nel periodo immediatamente successivo a un intervento di implantogia, ossia entro il primo mese dalla chirurgia, si attesta intorno a una percentuale tra l’1,6% e l’11,5%. Si tratta comunque di un’eventualità abbastanza rara. A seguito dell’intervento viene di solito somministrata una terapia antibatterica che può causare un’alterazione del macrobiota orale. Un alterato equilibrio della flora batterica può agevolare l’insorgere di infezioni che resistono a successive terapie antibiotiche. La presenza di un’infezione durante la fase di osteointegrazione può aumentare di circa 80 volte il rischio di fallimento implantare.L’incidenza delle infezioni sul fallimento implantare
Nell’ottobre del 2018 è stato pubblicato sul Journal of Periodontology uno studio spagnolo che ha voluto evidenziare i fattori che possono notevolmente aumentare le probabilità di fallimento dell’implantologia. In particolare la ricerca si è concentrata sui pazienti che hanno sviluppato un’infezione nel post intervento implantare e dunque nella fase di osteointegrazione. Il campione utilizzato per l’analisi è stato composto da 1322 pazienti per un totale di 2673 impianti dentali inseriti, trattati nel periodo tra gennaio 2004 e ottobre 2015 nell’ambulatorio di Chirurgia orale e implantologia dell’Università di Barcellona. I pazienti esaminati hanno evidenziato nella fase di post intervento implantare la presenza di:- pus nella zona degli impianti;
- fistole gengivali in prossimità degli stessi;
- febbre;
- dolore nell’area trattata.
Si è stimato che la possibilità dell’impianto dentale di sopravvivere a un’infezione contratta durante il periodo immediatamente successivo all’inserimento implantare è pari al 33,5%.