Il lichen planus orale è un’infiammazione cronica che colpisce il cavo orale, nello specifico interessa i tessuti molli. Scopriamo perché può essere una patologia molto pericolosa.
Il lichen planus orale è ancora una malattia poco conosciuta
Il lichen planus orale è una patologia della pelle, tra le più comuni tra quelle che possono apparire nella bocca.
Ad oggi la percentuale di popolazione colpita si attesta tra l’1 e il 2%, con la prevalenza di pazienti di sesso femminile.
Compare nella letteratura scientifica già dal lontano 1869 per opera di Erasmus Wilson. Nonostante gli studi siano andati avanti negli anni, i fattori eziologici della patologia sono ancora oggetto di analisi, perché restano ancora poco conosciuti.
L’attenzione dei medici è particolarmente concentrata su diagnosi sempre più accurate e nell’anticipare la potenziale evoluzione del lichen planus orale in tumore maligno del cavo orale.
Le cause della malattia non sono ancora conosciute, in alcuni casi la patologia può essere la diretta conseguenza di terapie farmacologiche a base di:
- farmaci antinfiammatori non steroidei (FANS);
- beta-bloccanti;
- antimalarici.
L’unica certezza rispetto al fattore eziologico è che il lichen planus orale è una patologia autoimmune.
Come si manifesta il lichen planus orale
Il lichen planus è un’infiammazione cronica che può interessare la mucosa, la lingua e le gengive. I sintomi sono caratterizzati dalla presenza, sulle parti interessate, di striature biancastre, placche bianche, bolle e lesioni.
Alle evidenze cliniche sono poi associati dei fastidi correlati:
- secchezza della bocca;
- dolore alle mucose;
- infiammazione delle gengive;
- ipersensibilità agli stimoli termici o meccanici.
L’odontoiatra basa la diagnosi sull’insieme di un esame clinico oggettivo e i risultati di un esame istopatologico.
Come si interviene sul lichen planus orale
Il trattamento sintomatico, ossia la cura delle lesioni, è basato sulla somministrazione di una terapia farmacologica a base di corticosteroidi. Le lesioni possono manifestarsi a fasi alterne, con periodi di acutizzazione e altri di stasi.
La patologia deve essere costantemente monitorata perché il lichen planus può essere l’anticipazione dello sviluppo di un carcinoma orale.
La letteratura scientifica riporta tra lo 0,4% e il 2% la percentuale di possibile evoluzione maligna della patologia. Nonostante si tratti di percentuali molto basse, è fondamentale monitorare tale evoluzione. L’esame clinico deve essere particolarmente accurato e il paziente deve rivolgersi immediatamente all’odontoiatra per ogni minima variazione delle lesioni, proprio per scongiurare il rischio di stadio precanceroso.
Le lesioni presenti nel cavo orale non devono mai essere trascurate e non si deve mai cadere nell’errore di un’errata valutazione, pensando che guariranno da sole. Controlli semestrali dall’odontoiatra possono prevenire delle gravi complicazioni alla salute.